Il 23 ottobre scorso, durante il Thinking Camp, si è svolta una tavola rotonda guidata da Giulio Sensi, giornalista e comunicatore sociale, che ha fornito spunti preziosi, analisi attente e consigli pratici per chi lavora ogni giorno per dare voce alle cause sociali.
La comunicazione sociale: un atto di relazione e responsabilità
Comunicare è, di per sé, un atto sociale. È il gesto di entrare in relazione, di creare connessioni e condividere significati.
Quando parliamo di comunicazione sociale, lo scopo diventa quello di promuovere valori come giustizia, solidarietà e inclusione. Non si tratta solo di raccontare, ma di ispirare e coinvolgere. Gli Enti del Terzo Settore hanno un ruolo cruciale in questo panorama: la loro comunicazione non si limita a promuovere servizi o raccolte fondi: tesse relazioni, costruisce fiducia e genera impatto. Quali sono gli ingredienti per fare ciò?
Autenticità e trasparenza
Rendere visibile ciò che accade all’interno di un’organizzazione e raccontare l’impatto dei progetti, mostrando il lavoro quotidiano, le sfide e i risultati per concretizzare la missione e rafforzare il legame con i propri interlocutori.
Il cuore è la relazione
Non basta informare; è necessario creare spazi di dialogo e coinvolgimento, dove i sostenitori non siano semplici spettatori, ma parte attiva della narrazione.
Mettere in luce i bisogni
Evidenziare come le attività rispondano a necessità concrete o valorizzino risorse specifiche di un territorio aiuta a trasmettere il reale valore del proprio operato. Questo radicamento nei bisogni rafforza il senso di appartenenza e il coinvolgimento.
Innovazione nei formati e nei canali
Sperimentare nuovi linguaggi, come il podcasting, i video brevi o i formati interattivi, può ampliare la portata di un messaggio e coinvolgere pubblici diversi. La creatività è uno strumento per adattarsi a un panorama comunicativo in costante evoluzione.
Narrazione dell’impatto
Integrare dati e storie personali nei contenuti permette di tradurre i risultati in immagini comprensibili e coinvolgenti. Un esempio concreto: trasformare numeri e risultati in infografiche o racconti diretti di chi ha beneficiato dei progetti
Ascolto attivo
Ogni strategia comunicativa efficace si fonda sull’ascolto: delle persone che l’organizzazione serve, dei donatori e della comunità di riferimento. Solo attraverso una conoscenza approfondita delle esigenze e delle aspettative è possibile creare messaggi efficaci e rilevanti.
Comunicazioni mirate
Ogni pubblico ha esigenze, aspettative e linguaggi propri. Differenziare i messaggi in base al destinatario, utilizzare il canale giusto e adattare tono e contenuti aiuta a sviluppare relazioni e a valorizzare il messaggio. Segmentare e personalizzare non è solo una scelta strategica, ma un modo per dimostrare attenzione e rispetto verso chi riceve la comunicazione.
Comunicare nel Terzo Settore significa rappresentare valori complessi e dare voce a realtà altrimenti poco visibili. Ogni messaggio, ogni storia condivisa è un’opportunità che contribuisce a diffondere un’idea di valore importante capace di arricchire chi lo intercetta. Da qui, la forza della comunicazione sociale sta nella capacità di ispirare cambiamenti, non solo nei pensieri, ma anche nelle azioni delle persone.
Last modified: 23 Novembre 2024