La gentilezza, oggi, sembra quasi un sentimento dimenticato. In un mondo spesso dominato dal rumore della conflittualità, rischia di passare inosservata, eppure rappresenta una delle fondamenta più autentiche dell’essere umano.
Essere gentili non è segno di debolezza. Al contrario, è una dimostrazione di grande forza interiore. Richiede maturità, intelligenza e la capacità di comprendere e governare le proprie emozioni. Non è mai un’azione superficiale o interessata: la vera gentilezza è profonda e gratuita, un dono che si fa prima di tutto a se stessi e, attraverso di sé, agli altri.
In un tempo segnato da contrasti piccoli, grandi, enormi, la gentilezza è necessaria e urgente. Non solo come risposta ai conflitti, ma come scelta consapevole per creare relazioni sane, per vivere meglio insieme.
“La gentilezza è un luogo segreto del cuore e racchiude il segreto dell’invincibilità.”
La gentilezza e il dono: un legame profondo
In occasione della Giornata Mondiale della Gentilezza, che si è celebrata lo scorso 13 novembre, mi sono imbattuta in un podcast di Mario Calabresi interamente dedicato a questo tema. È stato un piccolo regalo che mi sono fatta, ascoltandolo durante i viaggi in macchina. Quel podcast ha avuto il potere di pacificarmi e arricchirmi, offrendo nuovi spunti di riflessione sulla gentilezza e sulla sua stretta connessione con il dono e il donarsi, elementi che sono alla base del nostro lavoro.
Consiglio a tutti di dedicare un momento a questo ascolto: potrebbe essere l’occasione per ritrovare una forza silenziosa ma rivoluzionaria, quella della gentilezza. Perché, in fondo, non c’è dono più grande di un atto gentile, gratuito e sincero.
Last modified: 23 Novembre 2024